Sogna, progetta, realizza!

Ingannata da una casa editrice

Cari Scrittori e Lettori, oggi condivido con voi una lettera che mi ha davvero lasciato l’amaro in bocca, perché certe cose non dovrebbero succedere. Purtroppo però il mondo è pieno di MangiaSogni e dobbiamo stare attenti a chi ci affidiamo.

Leggete quanto accaduto a questa scrittrice anonima…

Cara Writer Woman,
il mio sogno si è trasformato in incubo nel 2019, quando ho firmato il contratto con una Casa Editrice che si definiva NO EAP.

L’editore ci teneva a sottolineare l’importanza della collaborazione da parte dell’autore, e io fino a un certo punto sono stata impeccabile, dato che facevo tutto quello che mi diceva.

Poi, però, mi sono accorta che alcune cose non quadravano, cose alle quali non avevo prestato attenzione inizialmente: contratto in alcuni punti vago, data di pubblicazione addirittura anticipata (di ben 4 mesi rispetto a quanto era riportato sulla carta), copie omaggio mai ricevute.

Inoltre, nella prima tiratura delle copie avevano tagliato deliberatamente un paragrafo, una copia è arrivata strappata, e alcuni lettori che avevano pagato il pre-ordine non hanno mai ricevuto il libro.

Purtroppo dall’editore non ho mai avuto spiegazioni esaurienti a riguardo, e mi sono solo vergognata per tutti i reclami che ricevevo.

Ho dovuto organizzare da sola una prima presentazione (alla quale mi aveva detto che non avrebbe partecipato) e annullarne un’altra per una sua richiesta non soddisfatta. Oltretutto intendeva spedirmi delle copie che avrei dovuto vendere in giro come un ambulante.

Stanca di non vederci chiaro ho cominciato a ribellarmi. In risposta l’editore ha iniziato a tormentarmi con telefonate e messaggi, mettendomi sotto pressione per costringermi a fare quello che voleva lui, anche se non era specificato in alcuna parte dell’accordo. Poiché non cedevo, nonostante lo stato di ansia e terrore in cui vivevo, lui ha minacciato di citarmi in giudizio se non gli avessi ridato i soldi della rescissione (come può una Casa Editrice NO EAP scrivere una clausola simile?) Fortunatamente, poi è sparito. Secondo gli avvocati che ho consultato il contratto non era formalmente valido, lui non si sarebbe più fatto vivo, e io avrei potuto pubblicare con altri.

Per me è stato un dolore enorme, ero piena di sensi di colpa e pensavo non avrei scritto mai più.

Ora che avete letto, veniamo alle conclusioni. Prima di tutto spero che a questo editore sia andato tutto di traverso, anche la supposta per l’influenza, seconda cosa, cara Scrittrice anonima, non ti devi assolutamente sentire in colpa per come hai agito, perché tu ti sei semplicemente fidata del prossimo, e questo non è un gesto per il quale colpevolizzarsi. Tuttalpiù mi auguro solo che questo episodio ti abbia resa un pochino più attenta e meno precipitosa nel prendere le tue decisioni.

Ahimè, nella vita servono anche queste esperienze per imparare.

Informatevi sempre prima di firmare un contratto e, se qualcosa non vi torna, non fatevi prendere in giro, esigete risposte. Non fatevi mettere in soggezione dagli editori, perché è vostro diritto vederci chiaro ed essere pagati. Se vi offrono un contratto è perché credono nel vostro lavoro e in voi, o almeno così dovrebbe essere. E se vogliamo vederla in maniera materiale, se vi offrono un contratto significa che in voi vedono un guadagno. Ergo… hanno bisogno di voi. Quindi non lasciatevi spaventare dalle loro minacce a vuoto.

E se vi trovate in una situazione poco chiara, se il vostro editore non rispetta il contratto, consultate un Avvocato esperto del settore.

A questo proposito vi invito a visitare il sito di questa Avvocatessa molto preparata 😉

Bene, per oggi è tutto, ma come sempre la mia mail è vostra disposizione.

Se volete sfogarvi raccontandomi torti subiti o se volete qualche consiglio in merito a libri e pubblicazioni, scrivetemi a writerwoman@selfcreation.it

 

P.S.

Per chi non lo sapesse EAP sta per editori a pagamento, quindi per case editrici NO EAP si intende l’editore che ti pubblica senza chiederti un euro.

Si tratta di editore a pagamento quando:

  • per contratto ti obbliga ad acquistare delle copie 
  • ti chiede un contributo per la promozione, o qualsiasi altra stronz… questione.

Ricordatevi che con le parole sono molto bravi. Questi fantomatici editori non sono editori, ma truffatori, e il loro mestiere purtroppo lo fanno molto bene. Non fatevi ingannare!













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