Sogna, progetta, realizza!

Una Casa editrice mi ha chiesto € 800 per l’editing

Cari Scrittori e Lettori, prima di condividere con voi una delle ultime lettere ricevute a una scrittrice (la cui identità resterà anonima), Liliana mi ha chiesto di specificare che questa mia rubrica non nasce con l’intento di “attaccare” le case editrici, perché di fatto Self Creation non è contro l’iter classico della pubblicazione attraverso queste realtà, ma è semplicemente un punto di riferimento per coloro che vogliono fare da soli e che necessitano di aiuto. No, questa mia rubrica nasce con l’intento di portare alla luce i retroscena di questo mondo, ovvero tutte quelle situazioni di cui nessuno parla per paura di ritorsioni.

Qui io riporto fatti realmente accaduti, tutelando l’identità di coloro che si confidano con me, ed evitando di fare i nomi delle figure responsabili per non incorrere in sanzioni, essendo fra l’altro io estranea ai fatti accaduti.

Ricordatevi però che voi, in quanto parte lesa (a seconda della situazione) avete tutto il diritto di rifarvi legalmente per i misfatti subiti.

Il caso di oggi non necessita di alcun mossa legale, in quanto l’autrice si è salvata sul ciglio del burrone.

Ma leggiamo insieme cosa mi ha raccontato.

Cara Writer Woman,
il primo romanzo che ho scritto l’ho pubblicato in self avvalendomi di un editor professionista, perché sono convinta che anche se non si pubblica con una casa editrice questo non dà al libro meno valore. A essere sincera, spesso mi trovo a leggere libri pubblicati da CE pieni di errori!
Premesso questo, ho terminato da poco la stesura del mio secondo romanzo, sempre avvalendomi di un editor professionista. Il manoscritto credo sia stato revisionato un miliardo di volte, quindi già pronto per essere portato in stampa. Decido di non intraprendere la via del self, ma di affidarmi a una CE. Nel giro di 24 ore vengo contattata dal direttore di una di queste, che mi dice che il libro ha un buon potenziale, però si vede che ha bisogno di essere editato in quanto presenta un sacco di errori. Per farle breve, dopo essersi lusingato per circa quindici minuti su quanto siano bravi e onesti, mi chiede 800 euro per l’editing senza sapere nemmeno quanto lungo è il testo, in quanto chiedono per la valutazione un numero irrisorio di cartelle (alla fine della fiera i primi 2 capitoli) e di dare loro risposta nell’arco di pochi giorni per non farmi sfuggire questa occasione, precisando che in giro chiedono anche quindicimila euro per fare questo lavoro.
Di tutta risposta, saluto cordialmente e cancello direttamente il numero dalla rubrica.
Il fatto che mi sia stata proposta questa cosa per telefono e che non mi abbia inviato almeno una bozza di contratto o una semplice risposta alla mia mail, mi ha lasciata particolarmente stupita.
Mah! Non sono molto esperta di questo campo, perciò vorrei un parere se è una cosa che può andare oppure no…
Ovviamente non so poi come svolgano il resto del lavoro, perché prima bisogna accettare questo pagamento e poi arriva il resto…
Una scrittrice esordiente self un po’ amareggiata.

Come ho già risposto privatamente a questa autrice, prima di tutto nessuna Casa editrice che si definisca tale (o quanto meno che si rispetti) chiede un solo euro per pubblicare il vostro manoscritto. Infatti, se interessati, vi propongono un contratto in cui è chiaramente scritto che editing, impaginazione e cover saranno a carico loro (poi bisogna vedere come li fanno, ma questo è tutto un altro paio di maniche).

Pensate che, teoricamente, dovrebbero pure offrirvi un anticipo sulle vendite, ma qui parliamo di utopia, soprattutto se sul piatto ci sono autori emergenti e piccole case editrici.

Ad ogni modo:

  • diffidate dalle Case editrici che vi ricontattano dopo un lasso di tempo irrisorio dal vostro invio  (quasi sicuramente non avranno nemmeno letto la mail, limitandosi a estrapolare il vostro contatto per lanciare l’amo)
  • diffidate da chi vi sommerge di complimenti (vi stanno cospargendo di vaselina prima dell’affondo)
  • diffidate, anzi, chiudete letteralmente in faccia il telefono a chi vi impone vincoli di tempo strettissimi per prendere una decisione (stanno facendo leva sulla pressione nata dal “se non dico di sì adesso perdo un’occasione”. No, se non dite di sì subito sono loro che perdono la loro occasione di guadagno)

Io mi rendo conto che pubblicare con una Casa editrice possa essere allettante, e per alcuni autori la scelta migliore, ma state molto attenti alle proposte che ricevete. Non fatevi prendere dal panico e piuttosto, nel dubbio, spendete qualche soldino per far visionare il contratto a un Avvocato esperto del settore. Fate ricerche in rete sulla CE che vi vuole nella sua scuderia e abbiate la capacità di levarvi le fette di salame dagli occhi per riconoscere una truffa quando vi ci imbattete. Perché una volta che firmate, se le cose vanno male, sono dolori!

E se vuoi saperne di più sul Self-Publishing...

Non perdere la Masterclass gratuita che Liliana terrà questo venerdì alle ore 21:00!

Clicca sul pulsantino qui sotto per scoprire tutti i dettagli della serata 😘