
Io e Alessandro ci conosciamo da un po’, e posso dire di aver seguito a distanza tutto il percorso che lo ha condotto a scegliere la via del Self-Publishing. Infatti, nel corso del tempo, ci siamo confrontati spesso su quale fosse la direzione migliore per il suo romanzo e, dopo diversi contratti editoriali che ha preferito non firmare, si è deciso per l’auto pubblicazione. A quel punto la nostra collaborazione è entrata nel vivo, e per me è stato davvero un piacere poter curare la veste grafica di questo suo primo libro.
Quarta di copertina
I secoli di pace hanno portato la società dell’Eileàn a una crescita demografica senza precedenti. Spazi e risorse, però, non sono infiniti e gli equilibri iniziano a rompersi. Le fertili terre oltreoceano potrebbero risolvere la crisi, ma appartengono agli Umani, con cui ogni contatto è proibito da una legge antica e inviolabile. E mentre la propaganda alimenta il panico tra la popolazione, il Senato Unitario, spaccato tra chi urla all’invasione e chi la depreca, perde ogni potere.
A Tatyr, una tranquilla cittadina sulla costa orientale, le notizie dei tumulti scoppiati nella capitale giungono come echi ovattati di un temporale lontano. Nessuno crede che si possa tornare ai tempi della grande guerra. Allora a evitare l’olocausto era stata l’esigua potenza degli eserciti in campo, ma ora, con armi e tecnologie degne di una stirpe di dei le cose sono ben diverse.
Lo sanno bene anche gli uomini e le donne di stanza nella base militare alle porte del piccolo borgo ed Erin, pilota dalle grandi qualità, chiamati a combattere l’ultima disperata battaglia per la sopravvivenza del loro popolo.
La caduta dell’Eileàn (La Stirpe degli Dei #1)
Pagine: 407
Data di uscita: 4 APRILE 2025
Genere: DISTOPICO
Prezzo ebook: € 3,99
Prezzo cartaceo flessibile: € 14,90
Prezzo cartaceo rigido: € 17,90
Gratis con Kindle Unlimited

Alessandro Vettore
Alessandro Vettore, padovano, classe ‘69, dopo il diploma all’Istituto Tecnico decide di non proseguire negli studi.
Lavora come tecnico informatico riuscendo a dare sfogo al suo giovanile entusiasmo per i computers. Prova la carriera come programmatore ma sente che non è la sua strada. Comprende quale sia la sua vera passione solo nel 2015 quando, a seguito dell’improvvisa scomparsa di una persona a lui cara, scrive un pezzo di otto pagine, tutto d’un fiato, in suo onore.
È il primo di una lunga serie di racconti autobiografici che, raccolti in due volumi, rappresentano il suo primo passo nel mondo della scrittura. Completa quattro romanzi, tre ancora inediti, e nel 2018 abbina la passione per la scrittura a quella per la storia medievale veneta.
Amante della libertà e della montagna, della moto e della bellezza in ogni sua forma ed espressione, con il suo “La stirpe degli dei – La caduta dell’Eileàn” compie il suo esordio nel mondo letterario.
“Per raccontare la storia del mio libro dovrei scriverne un altro.
Giochi di parole a parte, dopo una pubblicazione saltata per differenza di vedute con una editor e quattro proposte editoriali valutate e scartate, mi ero ritrovato in un’impasse dalla quale non trovavo uscita.
Era stato allora che avevo contattato Liliana. Mi serviva un consiglio e le avevo lasciato un messaggio chiedendole udienza. Non immaginavo che mi avrebbe risposto subito. Era un venerdì sera a ridosso dell’ora di cena ma ci sentimmo lo stesso e fu allora che, grazie lei, presi la decisione.
Seguivo Liliana sui social da almeno tre anni e nel 2022, al mio primo Salone del Libro, l’avevo conosciuta di persona. Mi aveva fatto subito un’ottima impressione, di quelle che “le senti a pelle”. Occhi grandi e luminosi dietro a occhiali ancor più grandi e che erano diventati, un po’ come la “S” per Superman, il suo carattere distintivo, un sorriso da “estrazione rapida”, tanto sincero quanto aperto, e uno spirito di accoglienza che si percepiva ancor prima di parlarle.
È stato grazie a lei che ho avuto il coraggio di muovere quell’ultimo passo verso il “self” e dopo che, assieme, avevamo stabilito modalità e approcci, abbiamo iniziato a lavorare sul serio.
Di lei posso dire una cosa. Una su tutte: è senz’altro una donna luce. Carattere aperto, solare, amante dei grandi spazi e dei colori freddi, ariosi e ampi, e nonostante il contrasto con la mia natura di uomo ombra, riservata, introspettiva e legata ai toni caldi, siamo riusciti a fare un ottimo lavoro.
Diretta ma non sgarbata e decisa ma gentile, ha saputo guidarmi in un cammino lungo il quale io, da solo, probabilmente mi sarei perso.
Sopravvissuta a due chilometriche video-chiamate, diverse lunghe telefonate, molti vocali sopra i tre minuti e due incidenti diplomatici risolti con successo, mi ha portato sulla soglia della pubblicazione.
Una collaborazione serena ed efficace che continuerà, se anche lei vorrà, col mio prossimo romanzo. Sarà uno storico-distopico-romace-fantasy-ecchipiùnehapiùnemetta, ma sono certo che troveremo una quadra. In caso non ci riuscissimo la faremo tonda. Non ho alcun dubbio.”
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