
Freud chiamava in causa gli iceberg per far capire che nella mente umana c’è una parte conscia, ma che sommersa c’è anche una parte inconscia (il subconscio).
Ed Hemingway parlava di iceberg per far comprendere agli scrittori che bisogna lasciare al lettore il piacere di scoprire ciò che si cela sotto la superficie.
Io, invece, nel mio modestissimo piccolo, quando parlo di iceberg mi riferisco a tutte quelle informazioni che non finiranno nel testo, ma che devono essere presenti e solide nella nostra testa.
Quando inizio un percorso di Writing Coaching con un autore, uno dei primi aspetti che tocchiamo riguarda le ricerche.
Perché prima di impugnare la penna, bisogna conoscere ciò di cui andremo a parlare.
Ogni scrittore è prima di tutto un ricercatore!
A partire dall’ambientazione fino ad arrivare alla professione svolta dal tuo personaggio, dovrai navigare in lungo e in largo su internet e fra gli scaffali di una biblioteca, per poter raccogliere tutte le informazioni che fungeranno da fondamenta alla struttura della storia che stai per scrivere.
Se ambienterai il tuo libro in un luogo diverso da quello in cui vivi, ti dovrai informare su clima, paesaggio, lingua, cibo, tradizioni. E se i tuoi personaggi frequentano una scuola, dovrai pure verificare come è strutturato il sistema scolastico, perché non in tutti paesi funziona allo stesso modo.
Insomma, dovrai trasferirti virtualmente in quel luogo, per “assaggiare” la vita e le usanze del posto. In questo ovviamente ti vengono in soccorso tutte le informazioni che si possono reperire al giorno d’oggi in rete, come ad esempio i video postati dai Travel blogger, e nel caso di professioni particolari potresti anche pensare a delle interviste .
E per esperienza posso dirti che grazie alle ricerche scoprirai delle meraviglie!
Riproduci il reale nel fantastico
e il fantastico diventerà reale!
Se ti atterrai alla realtà nel descrivere ambientazioni esistenti, insinuerai nel Lettore il dubbio che anche gli elementi fantastici di cui parli, potrebbero non essere poi così surreali. Inoltre, se un tuo Lettore avrà visitato uno dei posti che menzionerai, con la tua fedele descrizione, lo aiuterai a immergersi ancor di più nella storia.
Sii curioso e sarai credibile!
Se uno dei tuoi protagonisti è un falegname, informati su tutto ciò che riguarda questa professione. Non dico che devi fare un periodo di apprendistato nella falegnameria di paese, ma fare un’intervista al titolare sarebbe d’aiuto.
Di certo, se nel descrivere una scena di lavoro non utilizzerai i termini tecnici giusti per definire gli strumenti che vengono maneggiati, darai l’impressione di essere uno scrittore superficiale, che non approfondisce.
E qui arriviamo alla questione ICEBERG.
Non importa se l’80% delle tue ricerche resteranno solo nei tuoi appunti e non verranno menzionate nel libro, perché anche se la loro presenza non verrà notata, ti assicuro che loro assenza verrebbe percepita in ogni pagina attraverso la tua imprecisa preparazione.
Quindi, ricapitolando:
- Fai ricerca
- Sii curioso
- Mescola realtà e fantasia
- Scrivi con consapevolezza
Anche questa volta spero di esserti stata utile 😊
