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Sogna, progetta, realizza!

Ricetta per impaginare

Se pensate che scrivere un buon libro sia sufficiente per conquistare i lettori, allora forse è bene che qualcuno vi risvegli dal sogno bellissimo in cui state bivaccando.

I Lettori sono esigenti, e con chi sceglie la strada dell’auto-pubblicazione lo sono ancora di più!

Quando parlo di estetica del libro, non mi riferisco solo alla cover, che sappiamo benissimo essere il biglietto da visita della nostra storia. Qui apro e chiudo parentesi dicendo che l’80% dei lettori acquista il libro per la copertina, e se non siete ipocriti ammetterete che anche a voi è capitato di farlo, almeno una volta (secondo me anche molte di più).

Perché è importante curare l’impaginazione?

Quando apro il libro mi aspetto di trovare un font piacevole, che non stanchi la vista, e magari anche qualche dettaglio affascinante, che mi faccia percepire la cura con cui il libro è stato confezionato.
Libri in cui è stato utilizzato un font troppo piccolo e con un’interlinea quasi inesistente mi farebbe scappare la voglia di leggerlo, e allo stesso modo un libro in cui il font ha le dimensioni che mi aspetterei di trovare in un libro illustrato per bambini, mi farebbe pensare che l’autore abbia voluto stare “largo” per aumentare il numero delle pagine (anche qui apro e chiudo parentesi dicendo che un libro di 300 pagine non è detto che sia migliore di un libro che ne ha 250. Smettiamola di giocare a chi ce l’ha più lungo).

Quindi, se la copertina ha il compito di attrarre il nostro Lettore, l’impaginazione dovrà occuparsi dell’accoglienza mostrandosi piacevole e, possibilmente, non banale.

Attenzione a non strafare però.
A volte mi è capitato di sfogliare libri in cui l’autore ha esagerato nella personalizzazione, mettendo in secondo piano lo scritto rispetto alle immagini inserite o agli sfondi utilizzati. Qualsiasi cosa decidiate di mettere nel libro, il testo dovrà avere sempre la priorità ed essere leggibile.

Quali strumenti utilizzare per impaginare

Se intendete pubblicare il vostro libro su KDP, tra i formati accettati troverete anche word, ma io vi sconsiglio vivamente di caricare un file nel formato word, perché se non avrete settato perfettamente ogni parametro, nella conversione automatica sicuramente ci sarà qualcosa che non ritroverete al suo posto. Caricare un file nel formato pdf è sempre la scelta migliore, soprattutto se contiene immagini.

Quindi a mio avviso potete realizzare questo pdf partendo da un file word oppure con InDesign.

Come per ogni fase da curare, anche per questa vi consiglio, qualora non siate in grado di occuparvene personalmente di affidare il compito a un professionista.

In rete trovate diverse figure che offrono il servizio di impaginazione, qualcuno si fa pagare a cartella, altri hanno un prezzo fisso (io offro il Servizio di impaginazione a un prezzo fisso, e anche scontato all’interno del Pacchetto Grafico). Mi raccomando, attenti a scegliere la persona giusta. Ci sono molte persone serie, ma anche tanti disonesti. Informatevi prima di dare i vostri soldi a qualcuno.

Da che parte si comincia?

Spesso, quando lavoro all’impaginazione di un libro, mi viene chiesto “Ma questo dove va messo? E quello?”. Quindi adesso cercherò di darvi un ordine dal quale partire.

Prima di tutto vediamo quali sono le parti che potremmo voler inserire, oltre al testo vero e proprio:

  • Occhietto
  • Copyright
  • Titolo
  • Pagina della dedica
  • Indice
  • Note
  • Ringraziamenti
  • Biografia

Occhietto

L’Occhietto, detto anche Occhiello, è una pagina bianca contenente solo il titolo, senza il nome dell’autore, e va tassativamente sulla destra. Potete non inserirla, ma se decidete di metterla andrà prima di qualsiasi altra cosa. Qui il numero di pagina non ci va.

Copyright (o Colophon)

Su questo argomento trovate già un mio articolo qui, ad ogni modo riassumo dicendo che si tratta di quella pagina in cui viene indicata l’edizione, chi ha realizzato la copertina, chi si è occupato dell’editing, a chi appartengono i diritti dell’opera, insomma, è la carta d’identità del libro e non può assolutamente mancare.
Questa pagina va messa sulla sinistra. Qualcuno la predilige dopo il titolo, io preferisco metterla prima, alla sua sinistra. Inoltre vi suggerisco di utilizzare una dimensione più piccola del font.

Titolo

Qui non c’è molto da spiegare. La pagina con il titolo e il nome dell’autore va tassativamente a destra. Anche qui niente numero di pagina.

Dedica/Citazione

Dopo la pagina con il titolo, sempre sulla destra, solitamente si inserisce la dedica, scritta in corsivo, non troppo in alto (abbastanza centrale, ma giustificata a destra). Nel caso della citazione vale lo stesso, ma ricordatevi di scrivere anche a chi appartiene la citazione.

Indice

L’indice è preferibile metterlo alla fine del libro, ma francamente ritengo che debba essere inserito solo in alcune tipologie di libro: manuali, ricettari…

Note

Le note sono sempre una spina nel fianco. Le mettiamo via via su ogni pagina oppure in una sezione apposita alla fine del libro, prima dei ringraziamenti?
Anche qui è il buonsenso che deve farla da padrone. Se le note sono delle “curiosità” allora le possiamo mettere alla fine, ma se le note sono essenziali per comprendere il significato di una parola, allora è di vitale importanza per il lettore averle a portata di mano nella pagina di interesse. Quindi anziché raggrupparle in un elenco a fine romanzo, le andrete a scrivere a piè di pagina, con un font più piccolo rispetto a quello del testo principale.

Ringraziamenti

I ringraziamenti, una delle parti che mi piacciono di più, è bene metterli in fondo. Alcuni autori preferiscono metterli all’inizio, ma io li vedo più come il discorso che chiude il grande viaggio. Anche questi è preferibile metterli sulla destra.

Biografia

A meno che non abbiate realizzato una copia cartacea con alette, inserendo la vostra biografia su una di queste, non dimenticatevi di metterla alla fine, subito dopo i ringraziamenti.
Chi ha letto il libro potrebbe volerne sapere di più su di voi, quindi non sprecate questa occasione comunicativa che potrebbe darvi visibilità. Potete corredarla di una bella fotografia e magari mettere i vostri contatti social e, ancora meglio, l’indirizzo del vostro sito web.

Per quanto riguarda il font da utilizzare e la dimensione, il buon vecchio Times New Roman 12 è sempre la scelta ideale.

Per l’inizio del capitolo, se tenerlo sempre sulla destra o se metterlo nella prima pagina libera anche se cade a sinistra, non ci sono regole, potete decidere voi. Magari tenete a mente che più pagine avrà il libro, più vi costerà la stampa.

Ovviamente queste non sono le uniche parti che potete inserire. Molti autori amano arricchire il testo con la playlist ascoltata durante la stesura e altre chicche interessanti. Però adesso sapete ciò che deve essere necessariamente presente nel vostro testo e anche dove.

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