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5 tecniche per governare il Tempo

Quando parlo di tempo, non mi riferisco al tempo verbale, ma al ritmo e all’ordine delle scene.
La scrittura ci dona il grande potere di manipolare il tesoro più prezioso del mondo: il tempo.
Possiamo farlo correre in avanti o indietro, dilatarlo, assottigliarlo. Possiamo fare tutto.
Vediamo di capire come e perché.

Perché è importante saper gestire il tempo?

Quando siamo alle prese con la stesura del nostro romanzo, abbiamo per le mani un mucchio di informazioni che dobbiamo consegnare ai Lettori.

Chi ha già lavorato con me, per un percorso di Writing Coach o per una Valutazione manoscritto, sa bene che uno degli aspetti su cui martello particolarmente è quello degli spiegoni.

Sono pesanti, annoiano, sono poco credibili, appaiono come inutili forzature che vanno a imboccare un lettore che vorrebbe servirsi da solo.

Le tecniche che ti illustrerò in questo articolo, ti torneranno molto utili per far arrivare in modo più naturale alcune informazioni al lettore, ma non solo. Infatti, fra le opportunità che offrono, ti daranno anche la possibilità di saltare a piè pari periodi di tempo in cui non accade nulla.

Se il tuo protagonista ogni mattina si alza e svolge le medesime azioni per più giorni, puoi descrivere la sua giornata tipo un paio di volte (che sono già troppe), ma non puoi certo far vivere al lettore trenta giorni tutti uguali in attesa che arrivi quel punto della storia in cui finalmente si fa un bel passone avanti, non credi?

ecco 5 tecniche che devi imparare a padroneggiare:

  • FLASHBACK

Tecnica piuttosto usata di cui non bisogna abusare. Ci permette di catapultare il Lettore in un punto ben preciso del passato per dargli modo di comprendere determinate dinamiche della storia o per trasmettergli delle informazioni precise.

Si possono manifestare come ricordi esternati dai personaggi, come sogni posti al principio di un capitolo o come capitoli a se stanti.

  • RIASSUNTO

Questa tecnica ci permette di accelerare il tempo concentrando più avvenimenti in poche righe. Si possono saltare giorni, mesi e persino anni attraverso brevi paragrafi. Questa tecnica è consigliata soprattutto per saltare periodi di tempo in cui non avviene nulla di significativo per la trama.

(es: “Sono trascorsi due mesi dal giorno in cui abbiamo iniziato le ricerche e, finora, non sono emerse novità. Questa mattina però…”)

  • DIGRESSIONE

Hai presente quando sul più bello dell’azione l’autore molla i protagonisti per immergersi in qualche approfondimento emotivo o psicologico? Quando lascia il malcapitato di turno appeso a un fune che si sta per spezzare, per farci sprofondare nel terrore che costui sta provando, magari dilungandosi su un episodio che con quella scena non c’entra nulla, se non per ciò che prova il protagonista?

Ecco, questa è una digressione e serve a prolungare il momento di tensione per far soffrire ancor di più il Lettore, che vivrà la scena con maggiore intensità.

  • RITORNELLO

Si tratta di una tecnica meno conosciuta, ma efficace soprattutto per imprimere un determinato messaggio nella testa del Lettore. Esattamente come accade per i ritornelli delle canzoni.

Non è altro che una frase ripetuta spesso, come nel Fabbricante di lacrime in cui ogni due per tre ritroviamo la frase: “La delicatezza, sempre“. Può sembrare una cosa da poco, ma ti assicuro che se ben pensata questa tecnica è molto potente.

  • CLIFFHANGER

Tecnica della sospensione.

Alla fine del capitolo (o del libro se si tratta di una serie) l’autore interrompe bruscamente la narrazione per lasciare il Lettore con la brama di sapere cosa accade dopo, inducendolo a proseguire.

Ecco, se vuoi un esempio di Cliffhanger ti basterà leggere uno qualsiasi dei miei libri che rientrano in una saga, in una trilogia o in una dilogia. Io adoro questa tecnica!

Come in tutte le cose ovviamente non bisogna abusarne.

Un libro zeppo di Flashback stanca, così come una scena in cui viene infilata una digressione che non ha ragione d’esistere fa storcere il naso al lettore.

Ragiona bene, prima di utilizzare una di queste tecniche, ma prova, lanciati, sperimenta. Solo così potrai migliorare il tuo stile.

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